“Datemi un museo e ve lo riempirò”
(Pablo Picasso)
Il Museo Balbiano nasce, come spesso capita, un po’ per caso.
Francesco Balbiano intorno alla fine degli anni ’80 è impegnato nel complesso lavoro di trasformazione della cascina di campagna della sua famiglia nella nuova sede aziendale.
Nel 1986 si inaugura il punto vendita, nel 1988 è pronta la nuova cantina.
Durante il restauro degli spazi storici, sono molti gli oggetti d’uso contadino che vengono “sbaraccati” per far posto alle nuove strutture ed alle necessità di una cantina moderna.
Dal vecchio granaio, dalla stalla, dal ricovero per le carrozze emergono una gran quantità di strumenti agricoli, utilizzati fino a pochi anni prima dai “vecchi” della famiglia.
Francesco si sente molto legato a tutto questo ed il timore che la rappresentazione fisica della storia e delle tradizioni della sua famiglia venga dispersa è decisamente troppo.
Per questo motivo, anzichè buttarli, gli oggetti vengono pazientemente ripuliti e restaurati in attesa di una collocazione.
L’idea di un piccolo museo delle tradizioni contadine viene durante il restauro del vecchio ricovero delle carrozze: uno spazio ampio, al piano terra, perfetto per un’esposizione.
Così viene dato mandato all’Arch.Solaro (amico e artefice dell’intero progetto di restauro) di portare avanti il progetto.
Nel 1990, dunque, viene inaugurato il Museo Balbiano.
Gli oggetti che fanno parte della prima collezione derivano unicamente da ciò che si è salvato dal restauro della cascina e dagli oggetti che i vicini di casa, amici e parenti (anch’essi in fase di restauro) hanno volentieri donato, purchè gli si levasse l’impiccio di doverli buttare.
Di qui Francesco si appassiona sempre di più a questo piccolo mondo antico, iniziando a frequentare i mercatini delle pulci la domenica mattina e acquistando (con poche lire) qualche pezzo che andasse a completare la sua raccolta.
Sono passati, da allora, più di 25 anni ma la passione per l’antiquariato non è cambiata. Anzi.
Raccogliendo gli oggetti di uso contadino, qualche volta capitava di trovare anche qualche vecchio giocattolo.
Il colpo di fulmine con questo mondo, per Francesco, è immediato, forse anche a causa della scarsità di giocattoli avuti durante la sua infanzia.
Durante le visite al Museo Balbiano, che il suo fondatore spesso conduce personalmente, lo si sente di frequente dire: “Mi sono comprato da grande i giocattoli che non ho mai avuto da bambino!“.
Oggi il Museo Balbiano conta più di 2000 pezzi, gli spazi espositivi sono praticamente esauriti, ma se cercate Francesco la Domenica mattina presto…sapete dove trovarlo!